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Il caffè raccontato dal torrefattore....
3 consigli su come conservare il caffè
Vediamo alcuni accorgimenti per preservare la qualità dell'espresso
Il punto di partenza per godersi un buon espresso a casa è certamente acquistare una materia prima di qualità, meglio se da torrefazioni artigianali. Ma una volta che il prodotto giunge nelle vostre case, è anche fondamentale preservare le sue caratteristiche organolettiche nella maniera giusta. Ecco quindi 3 consigli su come conservare il caffè.
1: Proteggete il caffè dai suoi nemici principali
Sia che si parli di caffè in chicchi, sia di caffè macinato, i principali nemici del prodotto sono 2: aria e umidità.
Il contatto con l’aria scatena la perdita di aromi. L’umidità, come è facile immaginare, favorisce l’avvio del processo di irrancidimento.
Questo dipende dal fatto che nel caffè (in chicco e macinato) è naturalmente presente una piccola quantità di grassi che, sottoposti alle condizioni sbagliate come appunto eccessiva umidità, avviano l’indesiderato processo che altera in maniera evidente il sapore del caffè.
Dopo aria e umidità, sono luce e calore a poter causare danni a chicchi e polvere. Entrambi possono avere effetti veramente spiacevoli sul prodotto che andrete a bere.
Per la conservazione sono quindi banditi contenitori senza copertura/chiusura e postazioni in cucina che siano esposte a luce e calore eccessivi. Queste prime indicazioni ci portano diritti diritti al secondo dei nostri 3 consigli su come conservare il caffè.
2: Scegliete il contenitore giusto e posizionatelo nel luogo adatto
Nel punto 1 abbiamo visto quali sono, in ordine di importanza, i principali nemici della corretta conservazione del caffè: aria, umidità, luce e calore. Quindi, come e dove conservarlo per proteggerlo il più possibile?
Il contenitore deve essere ermetico, in acciaio o vetro, in colore scuro (non ne scegliete mai uno trasparente!).
Anche la dimensione è importante. Evitate contenitori troppo grandi dove la quantità di aria sarà sempre uguale o maggiore al contenuto del caffè. In questo senso, è importante anche prestare attenzione alle quantità di caffè che acquistate: se il vostro consumo casalingo è limitato ad 1 o 2 espressi al giorno ad esempio, evitate di comprare confezioni grandi.
Le qualità del caffè sono così delicate che si disperdono in tempi brevissimi, quindi consumare il prodotto di una stessa confezione per più di 1 settimana/10 giorni non vi aiuterà a godervi una buona tazzina.
Una volta individuato il giusto contenitore, passate alla scelta del luogo dove conservarlo, che ovviamente non deve essere casuale. Come si legge sulle confezioni, esso deve essere “fresco e asciutto”, e la temperatura ideale deve essere compresa tra i 10° e i 25°. L’ideale è quindi individuare un angolo in una credenza o dispensa dove posizionare il vostro contenitore, riparato dalla luce e distante da fonti di calore come forno e piani di cottura (ricordatevi che il calore va verso l’alto, quindi niente armadietti posizionati sopra al fornello, per esempio).
3: Niente frigo o congelatore e niente elementi estranei nel contenitore
Il terzo consiglio che vogliamo darti è in realtà un non-consiglio. Si sente spesso dire che per preservare più a lungo le qualità del caffè in grani o in polvere sia utile conservarlo in frigorifero (forse ricorderete di aver visto i barattoli di caffè in frigo a casa dei nonni, per esempio). Ecco, niente di più sbagliato. Se pensiamo ai principali nemici menzionati nel punto 1, è vero che il frigo protegge da luci e fonti di calore, ma ci sono due fattori che ci portano a considerarlo uno dei luoghi peggiori per la conservazione.
Innanzitutto, se il contenitore scelto non è ermetico e adatto, c’è il rischio che gli odori di altri cibi contaminino l’odore e il sapore del caffè.
In secondo luogo, ogni volta che togliete il contenitore dal frigo per prepararvi un caffè (una, due, tre, quattro volte al giorno?!) sottoponete il prodotto ad un micro shock termico, favorendo la creazione di condensa. Il che può portare a sua volta alla creazione di umidità che, come abbiamo visto nel punto 1, può deteriorare irrimediabilmente il sapore del vostro espresso.
Altro non-consiglio è quello di aggiungere nel contenitore del caffè elementi estranei come, e citiamo i più comuni, un tappo di sughero o la buccia di una mela o di una patata. In passato si credeva che questo accorgimento limitasse l’umidità, che veniva appunto “assorbita” dagli elementi terzi. Ma non è assolutamente così. L’unico risultato che potrete ottenere sarà quello di alterare, rendendole più sgradevoli, le caratteristiche organolettiche del vostro caffè.
In conclusione: dove e come conservare il caffè
Per riassumere, dovrete conservare il vostro prodotto in un contenitore scuro ed ermetico, lontano da forni e fornelli e assolutamente mai in frigo. Tutti questi accorgimenti valgono naturalmente anche per il caffè in cialde o capsule.
No inoltre ad “elementi salva-freschezza casalinghi come sugheri o bucce di mela!
Concludiamo ricordandovi che chicchi e caffè macinato hanno tempi di deterioramento diversi. Sebbene siano entrambi molto delicati quando si parla di aromi e profumi, è importante tenere a mente che i chicchi mantengono le loro proprietà organolettiche un po’ più a lungo rispetto al caffè macinato. Acquistare il caffè in grani e macinarlo sul momento può quindi un buon modo per bere un espresso dall’aroma più pieno. Il prodotto macinato può comunque regalare ottime sensazioni, a patto che sia di prima qualità e realizzato in quantità non industriali come accade nella nostra Torrefazione Artigianale in provincia di Pisa.
Contattaci o vieni a trovarci, scopri dei caffè dai gusti pieni e sorprendenti e poi… conservali come si deve!