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Il caffè raccontato dal torrefattore....

come riconoscere un caffè di qualità

Cosa distingue un caffè di qualità da uno pessimo?

A casa, al bar o in ufficio: è sempre una buona occasione per godersi un buon espresso. Ecco, abbiamo detto “buono”. Ma tutti noi abbiamo sperimentato la brutta sensazione di ritrovarci a bere un caffè per niente gustoso. Vediamo come riconoscere un caffè di qualità, quando stiamo per berlo e al momento dell’acquisto.

Riconoscere caffè di qualità: i 5 elementi principali

Come riconoscere un caffè di qualità prima di berlo: la crema

Riconoscere caffè di qualità

Se la tazzina è in porcellana o ceramica e non in vetro, la prima cosa che vediamo e che ci dà già un primo indizio sulla qualità è la crema.
Il colore varia a seconda della varietà, ma deve rimanere sui toni caldi del nocciola/marrone intenso.
La consistenza deve apparire sottile ma omogenea, senza bolle.
Attenzione: deve essere una crema, non una schiuma!

 

Ricordiamo che la crema si forma grazie alla pressione dell’acqua calda che, a contatto con la polvere di caffè, fa sì che l’anidride carbonica presente nel chicco si sprigioni. Quindi se la macchina utilizzata non è in grado di produrre un buon grado di pressione, ottenere una buona crema compatta sarà impossibile.

Come riconoscere un caffè di qualità prima di berlo: il profumo

 

Il secondo elemento che possiamo valutare ancor prima di assaggiare la bevanda per riconoscere caffè di qualità è certamente il profumo.
Riconoscere tutte le note olfattive che caratterizzano le differenti varietà è lavoro da professionisti. Si possono percepire note di caramello, spezie, tabacco, fiori e molte altre…. Proprio come per i sommelier di vino, anche degustare alla perfezione un caffè richiede nozioni specifiche e tanto allenamento.

Ma anche se non siamo espertissimi e non siamo quindi in grado di isolare tutte le componenti, il profumo deve risultare ricco e complesso, senza accenni di bruciato o eccessivamente tostato.

Deve risvegliare in noi delle sensazioni positive e farci già pregustare l’aroma che andremo a bere.

Quello dell’olfatto è un senso molto sviluppato e non ci mente mai: se l’odore che percepiamo non ci risulta gradevole, quello che stiamo per bere non è certamente un buon caffè!

Come riconoscere un caffè di qualità prima di berlo: il gusto

 

Dopo aver valutato aspetto della crema e caratteristiche del profumo, è il momento di assaggiare il caffè. Anche qui i criteri da valutare sono molti e cambiano in base alla varietà dei chicchi: degustare il caffè è una vera e propria arte.

Per dare delle linee guida generali, il sapore deve essere innanzitutto “corposo”, “denso”: per capirci, non deve trasmetterci la sensazione di una bevanda annacquata.
Ci sono poi 3 componenti principali che devono legarsi in maniera equilibrata: amaro, acidità e dolcezza.
Se percepiamo una nota amara eccessiva o un gusto troppo aggressivo che dà poca soddisfazione alle nostre papille gustative, non siamo di fronte ad un prodotto di qualità.

Ah, ovviamente tutte le considerazioni sul gusto sono da farsi a partire da caffè rigorosamente amaro… niente zucchero!

Come riconoscere un caffè di qualità all’assaggio: il retrogusto

 

Per i 10/15 secondi successivi alla sua degustazione, un buon espresso deve lasciarsi in bocca delle sensazioni gradevoli: il retrogusto è proprio quel sapore che ci rimane dopo l’ultimo sorso e deve risultare morbido e pieno. 

Se invece cerchiamo subito dell’acqua o qualcosa di dolce per “pulirci la bocca”, abbiamo appena bevuto un espresso di poco valore!

Come riconoscere un caffè di qualità all’acquisto

Riconoscere caffè di qualità

Finora abbiamo parlato di come poter valutare positivamente un caffè nel momento in cui ci troviamo a berlo. Ma è molto importante anche scegliere un buon prodotto per gli espressi da preparare a casa.

Se stiamo per comprare del caffè in chicchi, è bene valutare il loro aspetto: non devono essere aggrinziti o secchi, ma al contrario grandi e gonfi. Il colore deve essere di un marrone intenso e uniforme: se è troppo scuro, può significare che il chicco è stato tostato troppo a lungo e risulterà quindi in una bevanda dal gusto bruciato. Se invece il colore tende al giallastro, il prodotto è chiaramente di pessima qualità e/o mal conservato.

Anche una buona miscela di caffè è riconoscibile: il prodotto macinato deve avere un colore intenso ma non troppo scuro, e deve avere una granulosità omogenea.

In tutti e due i casi, se avete l’opportunità di sentire anche il profumo, esso deve essere pieno, intenso e richiamare già note di gusto piacevoli.

 

A questo punto non possiamo però che darvi un consiglio: se volete davvero essere sicuri della qualità del vostro espresso e avere l’opportunità di scoprire nuove sfumature di sapori e profumi, provate i caffè della nostra torrefazione artigianale!

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