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10 Regali di Natale per gli amanti del caffè

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10 Regali di Natale per gli amanti del caffè

Alcuni consigli per i vostri regali di Natale a tema caffè

Il mese di Dicembre è alle porte e molti di voi avranno già iniziato a pensare ai regali di Natale per amici e familiari.
Che apparteniate al gruppo di persone che non vede l’ora di mettersi all’opera per acquistare e incartare il dono perfetto, oppure siate più inclini a considerare questa tradizione un enorme (e non sempre necessario) dispendio di energie, qualche consiglio potrà comunque esservi utile!
Ecco quindi 10 regali di Natale per gli amanti del caffè adatti a tutte le tasche, che faranno felici i coffee-addicted!

Macina chicchi elettrico

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Se conoscete qualcuno che ama gli aromi e i profumi del caffè appena macinato, un macina-chicchi elettrico è il regalo che fa al caso loro! In pochi secondi potranno avere del caffè fresco di macinatura per preparare espressi gustosi e ricchi di sfumature. Si trovano dei prodotti validi a partire da circa 15 €, e per un’idea ancora più completa potete accompagnarlo ad un contenitore ermetico per chicchi in grani, perfetto per preservare tutte le caratteristiche del prodotto intatte. E per il caffè in grani… bè, trovate una vasta selezione nel nostro e-shop!

Gioielli a tema caffè

 

Per chi ama il caffè e i gioielli, niente di meglio che orecchini e ciondoli per collane e braccialetti a tema caffè! Se ne trovano in tutte le rifiniture, argento e oro con o senza strass, e nelle forme più varie: si va dal chicco di caffè alla tazzina, dalla mini moka al mini macinatore, la scelta è davvero ampia e anche le fasce di prezzo variano chiaramente in base alla preziosità del materiale. Scegliete le forme e i colori che più si adattano allo stile della persona che lo riceverà, siamo sicuri che sarà un modo originale e gradito di completare i suoi look!

Tazzine speciali

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Sì lo sappiamo, molti di voi hanno le dispense piene di tazzine da caffè, eppure sono un dono che non stanca mai, e che permette di godersi il momento dell’espresso con nuove forme e colori. Anche qui le proposte sono infinite: tazzine personalizzate con i nomi, oggetti di design, forme e colori capaci di soddisfare davvero ogni gusto. Pensate bene alla persona che le riceverà e allo stile della cucina nella quale saranno utilizzate: individuerete così l’articolo perfetto per aggiungere un tocco di novità al momento (sacro) dell’espresso a casa.

Candele e profumatori di ambienti al caffè

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Sempre in tema di oggettistica per la casa, cosa c’è di più accogliente di una stanza profumata di caffè nei giorni di festa?
Le candele aromatizzate o i profumatori di ambiente sono il regalo ideale per chi ama godersi i momenti di relax nel tepore della propria abitazione durante le fredde giornate invernali: il profumo di caffè renderà l’atmosfera ancora più calda e confortevole.

Libri a tema caffè

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Pensando ai pomeriggi lenti trascorsi a casa durante le feste o quando fuori fa’ davvero troppo freddo, potete deliziare gli amanti della lettura e del caffè con un libro. La scelta di titoli è davvero vastissima: si va dai manuali più tecnici su tipologie di caffè e tecniche di assaggio ai romanzi con storie che ruotano attorno alla centralità della condivisione di un gesto così semplice come “prendersi un caffè”, passando per libri pieni di curiosità e fatti interessanti sulla bevanda più amata al mondo ai ricettari per preparare deliziosi piatti sfruttando il suo sapore inconfondibile. Scegliete il genere che più si adatta al destinatario del regalo, apprezzerà sicuramente la possibilità di unire due passioni come lettura e caffè!

T-shirt o felpe a tema caffè

 

Il dono perfetto per chi ama talmente il caffè da volerlo anche indossare! Felpe e magliette di ogni stile e colore, con frasi simpatiche o con immagini stilizzate di moka e tazzina, anche qui potrete sbizzarrirvi nella scelta e trovare l’articolo adatto ad ogni stile.

Portachiavi molecola caffè

 

Per chi ama il caffè e anche un po’ la chimica, il portachiavi che riproduce l’alcaloide a scheletro purinico di formula bruta C8H10N4O, o in parole più semplici, la molecola della caffeina, vera salva-vita per chi cerca energia e concentrazione. Placcati in oro o argento, più sportivi o eleganti, sarà semplice scegliere quello perfetto!

Scalda tazza USB per la casa o l’ufficio

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Per l’amico o il collega che non si mette alla scrivania senza la sua tazza di caffè, lo scalda tazza USB è il regalo perfetto.
Da utilizzare in ufficio, a casa o in università, questo oggetto permette di godersi sempre una bevanda alla giusta temperatura, anche se abbiamo “dimenticato” la tazza perché troppo impegnati nello studio o nel lavoro.
Ne esistono in vari stili, dai più lineari e puliti a quelli a forma di biscotto o panda. Insomma, troverete di certo quello più adatto alla persona che lo riceverà!

Prodotti beauty a base di caffè

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Scommettiamo che cosmesi e beauty routine sono una vera e propria passione per molte delle persone che conoscete!
Unire cura del corpo e amore per il caffè sarà semplicissimo: la cosmesi con ingredienti di origine naturale è sempre più apprezzata, online e nei negozi potrete trovare davvero ogni tipo di prodotti: shampoo e bagno schiuma, scrub corpo e maschere viso, cosmetici solidi e linee di make-up.
Per chi ama dedicarsi alla cura di sé… magari dopo una buona tazzina di espresso!

Caffè artigianale consegnato direttamente a casa

 

Come ultimo consiglio per regali di Natale per gli amanti del caffè, vi proponiamo un’idea che siamo sicuri sarà più che apprezzata: una scorta di caffè da Torrefazione Artigianale recapitata direttamente a casa! Nel nostro E-shop trovate una ricca selezione di caffè artigianali in tutti i formati – grani, miscele, capsule Nespresso®*, A Modo Mio®* e FAP, Espresso Point®* – in esclusive ricette create con passione dalla nostra famiglia attraverso anni di studio e ricerche. Gli amanti del caffè ameranno poter assaporare nuovi aromi e combinazioni, sarà un modo per rendere davvero unico il loro momento di pausa. Voi fate l’ordine, al resto penseremo noi e credeteci, il vostro regalo sarà il più apprezzato di questo Natale!

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Ricette con caffè per l’autunno

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Ricette con caffè per l’autunno

Una rubrica per apprezzare il caffè anche oltre la tazzina

Dopo un’estate che sembrava non terminare mai, con temperature sopra la media per la stagione, l’autunno ha finalmente fatto ritorno. Oggi, nel terzo appuntamento della nostra rubrica “ricette con caffè”, vi proponiamo 3 ricette che esaltano alcuni prodotti tipici del periodo autunnale: funghi porcini, zucca e castagne. Due primi e un dolce che racchiudono i profumi e i colori di questa splendida stagione.

Risotto al caffè con crema di zucca

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Iniziamo da un risotto dove zucca e caffè regalano sapori dolci e decisi al tempo stesso!

 

Ingredienti (per 4 porzioni):

400 grammi di riso (meglio se della varietà Vialone Nano)

10 grammi di burro

1 scalogno

200 grammi di polpa zucca Delica (ottenuta cuocendo la zucca al forno)

50 ml di panna da montare

50 ml di caffe espresso

1 cucchiaino di polvere di caffè

500 ml di brodo (vegetale o di carne a vostro piacimento)

Rosmarino

Procedimento:

Il primo passaggio per la realizzazione di questo primo piatto è ottenere la polpa di zucca: basterà metterla in forno a temperatura media (circa 150°) per circa un’ora.

Una volta cotta e raffreddata, dividere la polpa dalla buccia sarà semplicissimo.
A questo punto frullatela e aggiungete poi la panna, mescolando fino ad ottenere una bella crema. Conditela con il rosmarino e mettetela da parte.

Adesso è il momento di dedicarsi alla cottura del riso: rosolate lo scalogno nel burro a fiamma molto bassa. Quando sarà ammorbidito, alzate un po’ la fiamma e versate il riso nella pentola, aggiungendo sale e pepe.
A questo punto sfumiamo ma, invece del solito vino bianco, lo facciamo con la tazzina di caffè espresso. Lasciamo sfumare e poi aggiungiamo il brodo un po’ alla volta, avendo cura di coprirlo ma senza farlo “bollire”.
Proseguiamo fino a cottura ultimata (circa 15 minuti). Spegniamo la fiamma, mantechiamo con la noce di burro e impattiamo in maniera ordinata. Aggiungiamo due cucchiai di crema alla zucca, rosmarino, polvere di caffè, ed il risotto al caffè con crema di zucca è pronto per essere servito!
Un connubio perfetto tra la dolcezza della zucca ed il sapore deciso del caffè. Consigliamo il nostro Caffè Oro, che con le sue note speziate e di pane tostato si sposa perfettamente con la zucca.

Tagliatelle al caffè con funghi porcini

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Per questa ricetta mettiamo letteralmente le mani in pasta!
Vediamo ingredienti e procedimento.

 

Ingredienti:

 

Per le tagliatelle:

400 gr di farina 00

4 uova medie (almeno 70 grammi l’una)

1 cucchiaio di polvere caffè

1 tazzina di caffè ristretto

poca acqua

sale

Per il condimento:

300 grammi di funghi porcini freschi puliti

olio

aglio

prezzemolo

sale

 

Procedimento:

Iniziamo realizzando la pasta fatta in casa. Versate la farina in una ciotola o su una spianatoia, create una piccola buchetta al centro e aggiungete le uova intere, la polvere di caffè e il caffè ristretto. Mescolate piano con una forchetta incorporando la farina e il caffè a poco a poco.

Quando tutti gli ingredienti liquidi saranno assorbiti, iniziate ad impastare a mano, lavorandolo sulla spianatoia per circa 10 minuti. Quando l’impasto sarà liscio ed omogeneo, avvolgete la pallina con della pellicola e lasciate riposare per mezz’ora a temperatura ambiente.

Trascorsi i 30 minuti, tagliate l’impasto in parti più piccole, stendetelo e ricavate delle tagliatelle. Non preoccupatevi se non saranno regolari, saranno ancora più adatte a questo primo casareccio!

Una volta realizzata la pasta, dedicatevi al condimento.

In una padella rosolate l’aglio nell’olio.
Quando inizierà a cambiare colore diventando più scuro, toglietelo e aggiungete i porcini freschi puliti e tagliati a fettine. Fate saltare per pochi minuti, aggiungendo sale e pepe. Una volta pronti, aggiungete le tagliatelle cotte in abbondante acqua salata, un filo d’olio ed il prezzemolo. Saltate brevemente e servite.
La tagliatella porosa e spessa aromatizzata al caffè risalterà perfettamente con il sapore dei porcini. Per la pasta vi consigliamo il nostro Caffè Forte, in modo da insaporire adeguatamente l’impasto all’uovo.

Crostata di castagne con mandorle, cioccolato e caffè

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Terminiamo questo tris di ricette autunnali con un dolce caratterizzato da un ingrediente immancabile che ci regalano i nostri boschi, le castagne!

Vediamo nel dettaglio come preparare questa torta deliziosa.

 

Ingredienti:

Per la pasta frolla

110 grammi di farina 00

100 grammi di farina di castagne, meglio se bio.

80 grammi di burro freddo a pezzetti

80 grammi di zucchero

1 uovo medio a temperatura ambiente

 

Per la farcia

125 grammi di mandorle non pelate

100 grammi di cioccolato fondente

50 grammi di burro

1 uovo medio

80 grammi di zucchero

Mezza tazza di caffè

3 cucchiai di rum

1 cucchiaio di fondi di caffè

 

Iniziate dedicandovi alla pasta frolla. Versate la farina di castagne setacciata in una ciotola, aggiungete la farina 00 e il burro e lo zucchero. Lavorate con le mani fino ad ottenere delle briciole irregolari.

Aggiungete l’uovo e fatelo incorporare velocemente mescolando sempre con le mani. Otterrete un composto omogeneo con il quale formerete un panetto. Avvolgetelo nella pellicola e fate riposare in frigo per 30 minuti. La pasta frolla è pronta per essere stesa e lavorata. Per la crostata, tiratela fino ad uno spessore di circa 4 mm con il quale fodererete uno stampo di circa 20 cm.

Per la farcia, iniziate tostando le mandorle per 5 minuti in forno a 180°. Una volta raffreddate, tritatele in un mixer insieme a 20 grammi di zucchero.

Passate poi al cioccolato, che scioglierete a bagnomaria insieme al burro. Versatelo in una ciotola e aggiungete le mandorle tritate, il caffè freddo, il rum, 40 grammi di zucchero, i fondi di caffè e il tuorlo. Amalgamate bene con un mestolo o una spatola.

A questo punto montate a neve l’albume insieme a 20 grammi di zucchero e unitelo con delicatezza al composto di mandorle e cioccolato.

A questo punto prendete il vostro contenitore con la frolla e versate la farcia. Infornate a 180° per circa mezz’ora.
La vostra crostata dai sapori autunnali è pronta! Vi consigliamo il nostro caffè Since 1939, caratterizzato da note di cioccolato fondente.

 

Con queste ricette inebrierete le vostre cose con i profumi autunnali, arricchiti dal tocco unico del caffè. Buon appetito!

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Caffè nel mondo: come si gusta nei vari paesi?

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Caffè nel mondo: come si gusta nei vari paesi?

Seconda tappa di un viaggio virtuale alla scoperta di nuovi sapori e tradizioni

caffè nel mondo 

Continuiamo il nostro viaggio virtuale alla scoperta di modi diversi di preparare e gustare il caffè in giro per il mondo. Perché se è vero che questa bevanda accomuna popoli e tradizioni lontane, molto differenti possono essere le abitudini nel prepararla. Se per noi Italiani l’Espresso è sacro… dobbiamo però riconoscere che anche il caffè è una questione di gusti!

Nel precedente articolo abbiamo fatto tappa in Francia e Finlandia, abbandonato l’Europa per volare in Brasile e in Messico fino a Hong Kong. Oggi proseguiamo con altre 5 gustose e curiose tappe… si parte!

Caffè nel mondo: Olanda

caffè nel mondoGli Olandesi lo chiamano “Koffie verkeerd”, ovvero “caffè sbagliato”: questo perché contiene una discreta quantità di latte, considerata evidentemente eccessiva da chi a suo tempo diede il nome a questa bevanda.

Si prepara con 1 dose di caffè (espresso o filtrato, molto apprezzato nel paese) e 2 dosi di latte caldo, montato per formare la schiuma. La quantità di latte è quindi più o meno il doppio di quanto ne useremmo noi per un tradizionale macchiato.
Perfetto da gustare nelle fredde giornate autunnali e invernali, magari accompagnato dai deliziosi biscotti al caramello stroopwaffel.

Caffè nel mondo: Norvegia

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Nella classifica dei maggiori consumatori di caffè, è la Norvegia ad occupare il secondo gradino del podio (la medaglia d’oro se l’aggiudica un po’ a sorpresa la Finlandia). Qui è molto apprezzata una versione che, come spesso accade per cibi e ricette tipici, affonda le sue radici nelle tradizioni “povere” del passato. Nello specifico, per le origini di questa bevanda dobbiamo pensare ai contadini delle fredde lande norvegesi, che dovevano escogitare modi per riscaldarsi nei rigidissimi inverni del Nord. Nacque così il Karsk, un caffè “arricchito” con un liquore. Molto particolare è il metodo di preparazione secondo la tradizione: si pone una moneta sul fondo della tazza/bicchiere, e si copre con il caffè. Successivamente, si aggiunge il liquore preferito fino a che la moneta non diventi nuovamente visibile. Un modo per garantire l’aggiunta di una generosa quantità di liquore! I contadini oggi non soffrono più le rigidità climatiche come nei secoli scorsi, ma il Karsk rimane una delle bevande preferite dai Norvegesi!

Caffè nel mondo: Senegal

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Lasciamo l’Europa e voliamo nel continente Africano per raggiungere il Senegal e scoprire il Café Touba. Questa bevanda, preparata per strada da molti chioschetti locali, unisce caffè e pepe, dando vita ad un sapore davvero deciso. La ricetta tradizionale prevede l’utilizzo di caffè in chicchi della varietà Arabica, pepe di Guinea (Djar nella lingua locale) e chiodi di garofano. Questi ingredienti vengono tostati assieme, in modo da garantire uno scambio di aromi, e una volta raffreddati vengono tritati in un mortaio o con un macinacaffè. La miscela così ottenuta viene raccolta in una garza che funge da filtro e bagnata con acqua bollente. Per un gusto ancora più intenso, si può ripetere il passaggio una seconda volta. Ecco qua il Café Touba che, oltre ad essere apprezzato per il suo gusto forte, viene impiegato per le sue proprietà digestive ed energizzanti.

Caffè nel mondo: Corea del Sud

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Eccoci arrivati in Asia per una bevanda al caffè che ha ottenuto “fama” grazie ai social, grazie al suo aspetto davvero invitante. Si tratta del Dalgona Coffee, una sorta di cappuccino al contrario, ovvero con la parte di latte sul fondo del bicchiere (rigorosamente in vetro, per apprezzarne l’estetica) e quella di caffè in alto. Vediamo nel dettaglio come si prepara. Si parte dal caffè solubile (lo sappiamo, in Italia non gode di grande successo, ma in molti paesi è davvero apprezzato), che viene montato in un piccolo contenitore con zucchero ed acqua calda, fino ad ottenere una vera e propria crema. A questo punto, la crema viene aggiunta alla tazza già riempita per poco più di metà con latte caldo… ed ecco il nostro cappuccino capovolto! Buono… e “instagrammabile”!

Caffè nel mondo: Vietnam

caffè nel mondoOggi concludiamo in Vietnam il nostro viaggio alla scoperta dei mille e più modi di gustare il caffè. Qui viene preparata una bevanda gustosa ed energetica, che prevede l’unione di caffè e uovo, chiamata appunto Egg Coffee. Prima di storcere il naso, proviamo a pensare ad uno dei dessert Italiani più apprezzati che unisce questi due ingredienti… esatto, il Tiramisù! Questa bevanda nacque negli anni ’50 quando, vista la grande difficoltà nel reperire latte fresco, si pensò alle uova per dare cremosità e sostanza al caffè. Essa viene così preparata: si montano i tuorli assieme a zucchero vanigliato e latte condensato, ottenendo una crema spumosa. Il caffè viene preparato secondo il metodo locale, che prevede il posizionamento del filtro con la miscela direttamente sulla tazza/bicchiere. Una volta pronto il caffè, si aggiunge la spuma, si conclude con un paio di cucchiaini di caffè, ed ecco pronto l’Egg Coffee. Proteico ed energizzante, viene apprezzato sia per la colazione che per la merenda!

 

caffè nel mondo

Si conclude la seconda tappa di questo gustoso viaggio in giro per il mondo, alla scoperta delle mille sfumature del caffè. Ogni paese ha una storia da raccontare, ed è meraviglioso scoprire come popoli così lontani abbiano reso il prodotto di questi chicchi preziosi parte delle loro tradizioni.
Se volete rimanere in Italia ed assaporare la tradizione Toscana del caffè, venite a trovarci nella nostra torrefazione artigianale in provincia di Pisa, oppure date un’occhiata al nostro e-shop. Troverete anche qui mille sfumature e aromi!

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Capsule caffè in alluminio: sono sicure? E come si smaltiscono?

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Capsule caffè in alluminio: sono sicure? E come si smaltiscono?

Un metodo comodo e pratico per prepararsi un espresso... È anche sicuro?

Se aprissimo un dibattito sulle preferenze tra moka e macchinetta, potremmo assistere a discussioni infinite, perché ogni italiano ha la propria idea supportata da validissime (personali) ragioni. Certo è che negli ultimi anni le macchine per il caffè si sono diffuse in moltissime case, complici i ritmi di vita che richiedono tempi più brevi anche solo per gustarsi un espresso prima di uscire di casa. Con la loro diffusione sono anche aumentati anche i formati: cialde, capsule, e il sempre amatissimo caffè in grani.

Oggi parliamo delle capsule caffè in alluminio, che sono state spesso al centro di dibattiti circa la loro sicurezza che, è banale sottolinearlo, è un elemento di primaria importanza per la nostra Torrefazione artigianale.

Capsule caffè in alluminio: un rischio per il consumatore?

capsule caffè in alluminio

Nate successivamente alle capsule in plastica, usate già da molti anni, quelle in alluminio si sono sempre più affermate sul mercato per varie ragioni, prima tra tutte la loro ecosostenibilità.
Si presentano come un “blocco” unico e sigillato, particolarmente leggero, che racchiude la preziosa miscela. Ricordiamo che già nelle capsule in plastica veniva e viene impiegato l’alluminio per la “linguetta” che ricopre la base.
Questo materiale e la particolare conformazione della capsula, perfettamente sigillata, permettono una conservazione ottimale del caffè e di tutti i suoi aromi e profumi.
I timori in merito all’utilizzo di questo materiale hanno riguardato la teoria per la quale il caffè così ottenuto conterrebbe sostanze cancerogene.
Innanzitutto, è importante ricordare che anche la moka è fatta con alluminio, quindi il problema potrebbe riguardare eventualmente, sebbene magari in proporzioni e quantità diverse, anche questo metodo di preparazione del caffè.

Per fortuna, scienziati e ricercatori hanno approfondito il tema al nostro posto, ed i risultati degli studi condotti sono chiari e rassicuranti.
Sia una ricerca dell’Agenzia Internazionale per la Ricerca sul Cancro (IARC) del 2016, sia uno studio dell’Istituto Superiore di Sanità del 2019 (per citare ricerche Italiane, ma lo stesso hanno fatto altri istituti internazionali), hanno indagato la presenza di sostanze cancerogene – acrilammide, bisfenolo, ftalati, furano e pesticidi- presenti nei caffè ottenuti sia da moka che da capsule. Il risultato è che non è stata riscontrata una percentuale tale da destare preoccupazione presso i consumatori, che possono quindi continuare a godersi il proprio caffè senza timori.
Comprendiamo le paure di chi giustamente vuole essere informato su qualunque cosa possa danneggiare il proprio stato di salute, specie se si parla di una bevanda consumata dalla maggior parte degli adulti più volte al giorno. Come per qualunque dubbio di carattere scientifico, in questi casi è bene affidarsi a fonti certe ed autorevoli per capire come stanno realmente le cose.

Capsule caffè in alluminio: in quali rifiuti vanno gettate? Come si smaltiscono?

capsule caffè in alluminio

Una volta accertato il fatto che le capsule caffè in alluminio non costituiscono un pericolo per la salute, è bene concentrarsi su un altro aspetto di fondamentale importanza, correlato anche se in maniera meno diretta al nostro benessere: l’impatto ambientale.

Uno dei motivi per i quali si sono cercate delle soluzioni alternative alle capsule in plastica risiede infatti proprio nella volontà di ridurre il più possibile l’utilizzo di questo materiale che, come abbiamo modo di osservare quotidianamente, ha letteralmente invaso le nostre case, le nostre industrie e conseguentemente le nostre discariche e ahimè i nostri mari e tanti altri ambienti naturali.

L’allumino è un materiale 100% riciclabile e può essere riutilizzato all’infinito senza perdere la propria qualità. Niente male non è vero? Affinché questo accada serve però la collaborazione di tutti noi. Ricordiamoci che le problematiche ambientali non sono qualcosa di lontano o non dimostrato: ridurre i danni che come genere umano abbiamo inflitto al nostro pianeta è una priorità collettiva. I risultati di inquinamento e surriscaldamento globale sono già sotto gli occhi di tutti, e se non agiamo uniti nei prossimi anni la situazione non potrà che peggiorare.

Sì, ma vi starete chiedendo: cosa c’entra questo con il mio espresso? Come abbiamo detto, l’alluminio ha la straordinaria qualità di essere riciclabile al 100%, ma questo processo di smaltimento e riutilizzo non può avvenire se non gestiamo i rifiuti nella maniera corretta. Le capsule utilizzate non vanno infatti gettate nel cestino dell’indifferenziato, ma conservate in un contenitore a parte. Se si tratta di capsule Nespresso®, potrete portarle nelle boutique ormai presenti in moltissime città e paesi. Se si tratta di altri marchi, basterà recarsi periodicamente alle isole ecologiche, anch’esse presenti in ogni comune e sempre più protagoniste della rinnovata coscienza ambientale dei cittadini.

Un piccolo gesto ecosostenibile, che però unito a tanti altri gesti piccoli può davvero fare la differenza per curare questo pianeta, riducendo notevolmente il nostro impatto ambientale.

 

Qui a Trinci Caffè tentiamo, anche noi nel nostro piccolo, di fare quanto possibile per ridurre la nostra impronta ambientale. In quest’ottica abbiamo creato una linea di capsule compatibili Nespresso® 100% in alluminio, e non smettiamo di pensare a nuovi progetti per offrirvi caffè dagli aromi e dai sapori indimenticabili e contribuire contemporaneamente alla salvaguardia del nostro ambiente.

Che ne dici di dare un’occhiata al nostro e-shop? O se preferisci, saremo felici di accoglierti nella nostra Torrefazione artigianale a Cascine di Buti, in provincia di Pisa!

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Caffè nel mondo: come si gusta nei vari paesi?

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Caffè nel mondo: come si gusta nei vari paesi?

Un viaggio virtuale alla scoperta di nuovi sapori e tradizioni

caffè nel mondo 

In Italia dire “caffè” equivale praticamente a dire “espresso”. Sebbene sia molto apprezzata l’aggiunta di latte nella variante del cappuccino (ma solo ed esclusivamente a colazione), la tazzina di espresso è un vero e proprio simbolo di Italianità.

Prendiamoci un caffè” è un invito ad una pausa, ad una chiacchierata, ad un momento breve o lungo di confronto e amicizia. In Italia coincide spesso col godersi un buon espresso, e l’aspetto davvero speciale del caffè è che esso è diffuso in tantissimi paesi e culture differenti e dovunque rappresenta un elemento di unione e convivialità.

Partendo però dai medesimi chicchi, ogni paese ne ha interpretato il gusto a modo suo e sono nate infinite versioni di bevande. In questo articolo facciamo un viaggio alla scoperta di 5 varianti di caffè nel mondo, dall’Europa alla Cina passando per l’America.

Caffè nel mondo: Finlandia

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Iniziamo dal paese che a sorpresa si rivela essere il maggior consumatore di caffè, la Finlandia.
Ebbene sì, se pensavate che il primato spettasse all’Italia, dobbiamo smentirvi: sono infatti gli abitanti di questo paese Nordico a consumare la maggior quota pro-capite, con circa 12 kg l’anno a persona.

Ed è probabilmente per questo motivo che la variante più diffusa in questo paese non è l’espresso forte come lo conosciamo noi, ma una bevanda chiamata “Kahvi”, composta da 1 dose di caffè filtrato e mezza dose di latte.
Un modo più dolce di godersi una pausa dal lavoro o una chiacchierata tra amici.

Caffè nel mondo: Francia

Rimaniamo in Europa e ci spostiamo oltralpe per capire quali sono le abitudini in tema di caffè dei nostri cugini Francesi.
Qui il tipo più apprezzato, specialmente nella prima parte della giornata, è il “Café au Lait”. Si tratta di una bevanda simile al nostro cappuccino, composta da una dose di caffè (ristretto o filtrato) e spuma di latte. La quantità di caffè è maggiore rispetto a quella del latte.
Gustarlo al mattino accompagnato da un buon croissant può dare la giusta carica (di caffeina e di zuccheri!) per iniziare la giornata con slancio.

Caffè nel mondo: Messico

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In Messico c’è una bevanda tradizionale molto antica che risale al suo periodo coloniale, e che unisce al caffè le spezie diffuse nella cucina locale. Stiamo parlando del “Cafe de Olla” e no, non aspettatevi niente di simile ad un nostro espresso.
Esso viene preparato per infusione dei chicchi di caffè (macinati grossi o addirittura interi) in acqua calda, con l’aggiunta di chiodi di garofano, anice e cannella e “piloncillo”, ovvero zucchero di canna integrale.
La preparazione avviene in una pentola di terracotta, chiamata appunto “olla“, e la bevanda viene poi servita in simili tazze di argilla. Una tradizione che è sopravvissuta per secoli e fa davvero parte della storia gastronomica e non del paese.

Caffè nel mondo: Brasile

Rimaniamo nell’emisfero occidentale e ci spostiamo in un Paese la cui cultura del caffè è simile per certi aspetti alla nostra. Noi abbiamo l’espresso, i Carioca il “Cafezinho” (letteralmente, caffettino): proprio come noi, i Brasiliani approfittano di un cafezinho per prendersi una pausa, lo condividono al bar per fare due chiacchiere, lo gustano dalla colazione al dopo cena e lo offrono ai clienti in luoghi pubblici, ad esempio parrucchieri, barbieri e negozi di vario genere.
Se molto simile è il concetto di convivialità, differenti sono la preparazione ed il sapore della bevanda. Viene realizzata con caffè filtrato e servita lunga e bollente, ed il suo gusto risulta amaro e leggermente acido ma piacevole. Viene spesso arricchito con qualche goccia di latte.
Se passate da quelle parti, non perdete l’occasione di ordinare “um cafezinho por favor!”.

Caffè nel mondo: Hong Kong

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Voliamo nell’emisfero orientale per l’ultima tappa di questo viaggio tra le preparazioni del caffè, che ci porta nel sudest della Cina, nella metropoli di Hong Kong. Qui una delle bevande più apprezzate e consumate è lo ”Yuanyang”.
Estremisti dell’espresso tenetevi forte, perché qua la ricetta va oltre il classico abbinamento caffè – latte, e prevede l’utilizzo contemporaneo del tè.
Lo Yuanyang è infatti così composto: una dose di caffè, una dose di tè nero, ed una dose di latte condensato. Il risultato è una bevanda dolce e cremosa, che viene gustata sia calda che fredda.
A pensarci bene, non stupisce che in Cina, patria di origine del tè, sia nata questa bevanda che unisce due elementi differenti ma uniti da una lunga tradizione di convivialità.

 

In questo articolo abbiamo fatto un immaginario e splendido viaggio in paesi e culture differenti alla scoperta del caffè nel mondo, per scoprire come, sebbene interpretato e gustato in molti modi, esso rappresenti davvero un elemento capace di superare qualsiasi confine.
E, con le sue mille varianti, rappresenta ovunque un momento di pausa, di condivisione, di recupero di energie fisiche e mentali. Quanto potere racchiuso in quei minuscoli, preziosi chicchi!

Se volete gustare nuove sfumature di aromi e assaporare caffè sapientemente creati dalle mani di torrefattori esperti, venite a trovarci nella nostra Torrefazione Artigianale in provincia di Pisa, oppure acquistate dal nostro e-shop.
Farete un viaggio nei sapori dalla cucina di casa vostra!

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Ricette con caffè per l’estate

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Ricette con caffè per l’estate

Una rubrica per apprezzare il caffè anche oltre la tazzina

L’espresso bollente rimane per molti un rito irrinunciabile, persino nelle torride giornate estive.
E noi capiamo bene come nulla possa sostituire il gusto, gli aromi e la sferzata di energia di un buon espresso.
Con l’arrivo della bella stagione e l’aumento delle temperature può però essere divertente sperimentare e provare ad utilizzare il caffè in ricette fresche e anche golose, per gustarlo in una veste nuova e più in linea con le alte temperature.
In questo secondo appuntamento della nostra rubrica “ricette con il caffè” (qui trovi 3 idee di antipasti) vi proponiamo 3 ricette di dessert che possano deliziarvi ma anche rinfrescarvi il palato.

Crema al caffè

ricette con il caffè

Un dessert semplice e veloce da preparare, un modo alternativo e fresco di servire il caffè a conclusione di un pranzo estivo magari. Vediamo gli ingredienti per realizzare questa soffice e gustosa crema al caffè.

 

Ingredienti (per 4 porzioni):

 

50 ml di caffè

200 ml di panna fresca (fresca di frigo)

2 cucchiai di zucchero a velo

Scaglie di cioccolato fondente, chicchi di caffè o granella di nocciola per guarnire

 

Procedimento:

Si inizia con la preparazione del caffè, che andrà poi fatto raffreddare (meglio per almeno un paio d’ore, se avete abbastanza tempo).

In una ciotola versare la panna fresca di frigo, unite lo zucchero a velo e montate con le fruste elettriche.
Quando la consistenza liquida inizia a diventare più cremosa, fermatevi un attimo e aggiungete il caffè a filo tutto in una volta.
Riprendete a montare e proseguite per qualche minuto, fino a quando la crema non sarà soffice e corposa. A questo punto versatela in delle tazzine da caffè e, se andrete a servirla subito, guarnite con scaglie di cioccolato fondente, chicchi di caffè, o granella di nocciola. In alternativa, conservatela in frigo e aggiungete la guarnizione poco prima di gustarla.

Granita al caffè

ricette con il caffè

Niente di più rinfrescante di una buona granita per le calde giornate estive! E non solo al bar, con pochi passaggi e un po’ di pazienza per la fase di congelamento, è possibile ottenere una granita genuina e buona da gustare a casa.

 

Ingredienti (per 6 porzioni):

350 ml di acqua

90 gr di zucchero

200 ml di caffè

Panna montata per decorare

 

Procedimento:

Come prima cosa, preparate il caffè e tenetelo da parte.
Passate poi alla preparazione dello sciroppo che andrà a creare la base della vostra granita: unite acqua e zucchero in un pentolino, portate a ebollizione e fate sobbollire a fiamma media per circa 5 minuti.
Togliete dal fuoco e aggiungete i 200 ml di caffè mescolando bene.
A questo punto versate il liquido in una ciotola e riponete nel freezer. È questa la fase in cui servirà un po’ di pazienza, in quanto dovrete mescolare il composto con un cucchiaio ogni 30 minuti, così da far incorporare aria e rompere i cristalli di ghiaccio. Dopo 4/5 ore la vostra granita sarà pronta: a quel punto non rimarrà che servirla in bicchieri di vetro e guarnire con panna montata per una dose extra di golosità: un dessert o una merenda carica di energia per le vostre giornate estive!

Cheesecake al caffè

 

ricette con il caffè

Qui arriviamo ad uno dei dessert più amati in assoluto, la cheesecake. Nella sua versione fredda si presta benissimo ad essere gustata (anche) in estate, e qui ve la proponiamo ovviamente nella variante al caffè.

 

Ingredienti:

Per la base

250 gr biscotti secchi (del tipo Digestive sono ideali, ma va benissimo qualunque tipo di frollino. Per una sfumatura di gusto diversa, potete utilizzare frollini al cacao)

120 gr burro

Per la crema:

500 gr Mascarpone (o formaggio spalmabile)

200 ml panna fresca liquida

120 gr zucchero

20 gr Gelatina alimentare in fogli

130 gr Caffè

Per decorare:

Cacao amaro, chicchi di caffè

 

Procedimento:

Iniziamo dalla base. Tritate i biscotti in un mixer, fino ad ottenere una consistenza “sabbiosa”.

 

Scaldate il burro in un pentolino e aggiungetelo ai biscotti, mescolando bene. Fodera con la carta da forno una teglia con cerniera di circa 22 cm di diametro, e versa la base di biscotti. Distribuiscila e schiacciala bene aiutandoti con un cucchiaio.

 

Trasferisci la teglia in frigo per almeno 30 minuti.

 

Immergete i fogli di gelatina in una ciotolina con dell’acqua fredda per 10 minuti.

 

Nel frattempo preparate il vostro caffè e unitelo allo zucchero in un pentolino: scaldate il tutto sul fuoco e aggiungete i fogli di gelatina strizzati bene, in modo che si sciolgano. Togliete dalla fiamma a fate raffreddare.

 

A questo punto unite in una ciotola il mascarpone ed il “composto” di caffè e gelatina: mescolate bene con fruste elettriche alla velocità minima o anche a mano. Dovrete ottenere una crema liscia ed omogenea. Mettete da parte.

 

In una ciotola montate a neve la panna liquida e unitela poi alla crema di mascarpone e caffè. Mescolate con una spatola, delicatamente e con movimenti dal basso verso l’alto.

 

Ci siamo, è il momento di comporre la vostra cheesecake! Togliete la base dal frigo e unite la crema, uniformando bene la superficie con una spatola. Mettete in frigo per almeno 4 ore.

 

Trascorso il tempo necessario, rimuovete la torta dallo stampo e guarnite con una spolverata di caffè e qualche chicco.

 

Un dessert super apprezzato, in estate più che mai!

 

 

Siamo sicuri che non rinuncerete all’espresso neppure nei mesi più caldi, ma con queste ricette con il caffè per l’estate potrete gustarlo anche in maniera più golosa e soprattutto fresca!

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Coltivazione e consumo del caffè: 5 curiosità

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Coltivazione e consumo del caffè: 5 curiosità

In quale paese si produce più caffè? Chi ne beve di più? Alcune curiosità su coltivazione e consumo del caffè.

Sappiamo bene quanto il caffè, soprattutto nella sua variante “Espresso”, sia amato nel nostro paese.
Fa parte della nostra tradizione e si inserisce in tanti momenti delle nostre giornate, sia al lavoro che nel tempo libero.
Eppure, nonostante questo amore viscerale per la bevanda in tazzina, l’Italia non vanta nessun primato in materia di coltivazione e consumo del caffè.
Vediamo 5 curiosità su questo tema, siamo sicuri che l’ultima in particolare vi stupirà!

1 Coltivazione caffè: quali sono le condizioni ideali?

coltivazione e consumo caffè

L’Italia è un paese con una forte vocazione agricola e negli anni abbiamo ripulito e plasmato vasti territori al fine di impiegarli per la coltivazione di verdure e cereali. Siamo sicuri che se le condizioni climatiche lo permettessero, sfrutteremmo ogni metro possibile per produrre anche grandi quantitativi di piante “Coffea”. Ma ahimè questi preziosi chicchi (drupa è il termine adatto per definirli) richiedono un clima molto diverso dal nostro: queste piante ed arbusti prosperano in climi caldi e umidi, dove le temperature non scendono mai sotto lo zero. Il range ideale è quello tra i 18° e i 22°. Grande nemica di queste coltivazioni è l’escursione termica, che non deve mai essere eccessiva.
Fondamentale anche la quantità di pioggia: deve essere abbondante ma concentrata in determinati periodi piuttosto che regolari durante tutti i 12 mesi.
In poche parole, è il clima tropicale quello nel quale le piantagioni di caffè riescono a prosperare e a garantire quantitativi adatti a soddisfare la richiesta a livello globale.

2 In quale paese si coltiva più caffè?

 

Nel primo punto abbiamo parlato di quale siano le condizioni climatiche ideali per la coltivazione del caffè. Ma fra i paesi che godono di questo clima, quale ne produce di più? La risposta è forse abbastanza scontata: è il Brasile la nazione nella quale si coltiva più caffè. Con i suoi circa 27.000 km quadrati di terreni impiegati per le piantagioni, esso copre da solo quasi il 40% della produzione mondiale. Seguono Vietnam e Colombia.

coltivazione e consumo caffè

3 Quale paese è il maggior importatore di caffè?

 

Se il Brasile è il più grande produttore ed esportatore dei preziosi chicchi, la “sfida” per il titolo di maggior importatore si gioca di anno in anno tra 3 paesi, due Europei ed uno extra UE (spoiler, l’Italia non figura su questo podio): stiamo parlando di Francia, Germania e Stati Uniti. Nel 2021 sono stati i cugini d’oltralpe a dominare l’import, con un totale di oltre 2 miliardi di euro, seguiti da Statunitensi e Tedeschi.

4 Qual è la varietà più diffusa?

coltivazione e consumo caffè

Le varianti di caffè più coltivate e diffuse sono 4: Arabica, Robusta, Liberica ed Excelsa.
Una di queste però copre da sola quasi il 70% della produzione globale (!): stiamo parlando della varietà Arabica.

Originaria dello Yemen e dell’Etiopia (che sembra essere il paese di origine della tanto amata bevanda), viene oggi coltivata soprattutto in Sudamerica e ancora in alcune zone dell’Africa. Il gusto del caffè che ne deriva è morbido e delicato, l’aroma fruttato e l’intensità media.  
Sono proprio queste caratteristiche che rendono la varietà Arabica adatta ad essere gustata in tutti i momenti della giornata, regalandole il primato di specie più diffusa.
Al secondo posto per produzione mondiale troviamo la Robusta, caratterizzata da un sapore più intenso, aroma speziato e note di frutta secca.
La varietà Liberica è considerata di qualità leggermente inferiore, anche se il suo gusto è comunque intenso e piuttosto gradevole, mentre l’Excelsa è nota per il suo gusto delicato e vellutato.

5 Qual è il paese dove si consuma più caffè?

coltivazione e consumo caffè

Se già non sapete la risposta, siamo sicuri che molti di voi sarebbero portati istintivamente a dire “Italia”. Dopotutto abbiamo fatto dell’Espresso un simbolo nazionale, parte integrante della nostra storia e tradizione. Ebbene, ci dispiace “deludervi”, ma l’Italia non compare neppure tra le prime 5 posizioni! Il paese che si aggiudica il primato è la fredda Finlandia, dove le persone bevono in media 12 kg di caffè all’anno. Seguono altri due paesi Europei dal clima piuttosto rigido: la Norvegia (quai 10 kg a persona ogni anno) e l’Islanda (9 kg all’anno).
Nella classifica primeggiano gli Stati Europei, e solo al decimo posto della classifica troviamo il primo Stato extra-Ue, il Canada. E l’Italia? Con i suoi 5,8 kg annuali, il Belpaese si piazza solo al tredicesimo posto.

Speriamo di avervi incuriosito con queste 5 curiosità sulla coltivazione e consumo del caffè, e di avervi mostrato una seppur piccola panoramica su quanto globale sia il suo successo.
Se volete passare dalla teoria alla pratica ed assaporare varietà classiche e miscele inaspettate, la nostra Torrefazione in provincia di Pisa è pronta ad accogliervi per farvi fare un viaggio indimenticabili tra sapori e aromi.
Volete passare direttamente all’assaggio? Sul nostro shop online trovate tante varietà in diversi formati, con consegna garantita in 72 ore!

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5 Falsi miti sul caffè

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5 Falsi miti sul caffè

Quante informazioni sbagliate circolano sull'espresso?

In Italia il caffè fa davvero parte della cultura e della tradizione. L’espresso scandisce le nostre giornate e i nostri appuntamenti, ci accompagna sul lavoro e nel tempo libero… insomma, è un elemento al quale pochissime persone sarebbero disposte a rinunciare. Questo potrebbe farci pensare che, essendo così amanti e appassionati del prodotto, ne siamo anche grandi conoscitori: in realtà, sono molte le convinzioni errate che circolano e alle quali crediamo perché magari i nostri nonni o genitori ci credevano. Vediamo oggi 5 Falsi miti sul caffè molto diffusi: ce n’è qualcuno a cui credete anche voi?

5 Falsi miti sul caffè.
1: L’espresso corto è più forte.

Quante volte avete chiesto un caffè ristretto o corto al bar, convinti che fosse in qualche modo più forte perché più ricco di caffeina?
Una sorta di shot energetico da sfruttare nei momenti di maggior stanchezza fisica o mentale. Ecco, è bene sapere che vale esattamente il contrario. Il motivo è molto semplice: la caffeina è una molecola che si scioglie al contatto con l’acqua. Una volta acquisita questa piccola ma fondamentale informazione, è facile capire come un caffè più lungo con una maggiore quantità di acqua sia in realtà quello più “forte”, ovvero con un quantitativo più alto di caffeina, l’elemento che stimola energia e concentrazione. Se avete quindi bisogno di una carica extra, vi consigliamo un caffè lungo in tazza grande!

5 Falsi miti sul caffè.
2: Il suo gusto naturale è super amaro.

Cominciamo dicendo che la sfumatura amara è certamente quella di più facile percezione nella maggior parte delle varietà di caffè, non stiamo dicendo il contrario. Quello che vogliamo sottolineare è che la nota amara risulta complessa e variegata, affiancata anche da dolcezza e acidità e accompagnata da molti altri sentori aromatici che distinguono un tipo di caffè dall’altro. Frutta secca, cioccolato, caramello, spezie, legno, note fruttate… c’è davvero un mondo di sensazioni racchiuso in una tazzina di caffè di qualità. Parliamo di falso mito perché con la “scusa” che la componente gustativa principale di un espresso è quella amara, accettiamo come buoni o passabili caffè che in realtà non lo sono affatto. Quando la bevanda che ci viene servita risulta amara astringente e non ci lascia percepire altri sentori, siamo di fronte ad un prodotto di scarsa qualità. Le cause possono essere molteplici: da una materia prima non eccellente a errori nei tempi di tostatura. I caffè pregiati come quelli creati nella nostra torrefazione artigianale devono risvegliare le vostre papille gustative e olfattive, e non lasciarvi solo uno sgradevole retrogusto amaro!

5 Falsi miti sul caffè.
3: Quello preparato con la moka è più leggero.

Gli ultimi 3 falsi miti sul caffè dei quali vogliamo parlare riguardano il caffè a casa. Sebbene le macchine per espresso siano ormai un articolo presente in quasi tutte le abitazioni, in molte famiglie rimane ancora viva la tradizione della moka. Chi ne preferisce il gusto, chi ama il rituale, i motivi sono molteplici e chiaramente tutti validi. Quello che spesso accade, però, è che quando prepariamo una moka tendiamo a riempire di più la tazzina, spesso anche per non far avanzare il prodotto. E lo facciamo perché “tanto il caffè con la moka è più leggero”, ovvero contiene meno caffeina. Falso! Il contenuto di caffeina non dipende tanto dal metodo di preparazione quanto dalla tipologia e quantità di polvere utilizzata. Inoltre, come abbiamo detto poco fa, una maggiore quantità di acqua corrisponde ad un maggior contenuto di caffeina, quindi se riempiamo la tazzina il doppio è ovvio che non andremo certo a bere un caffè più leggero!

5 Falsi miti sul caffè.
4: Non lavare moka e macchina del caffè garantisce un gusto migliore.

Qui tocchiamo un tasto dolente per molti italiani, lo sappiamo. Soprattutto per quanto riguarda la moka, sono in tanti a pensare che sciacquarla solo velocemente sotto l’acqua dopo l’utilizzo garantisca una sorta di “accumulo di sapore”, che renderebbe i caffè preparati più ricchi di gusto e aroma. È uno dei motivi per i quali è tanto difficile separarsi dalla moka storica per acquistarne una nuova. Lo stesso vale per gli strumenti delle macchine per espresso manuali: anche in questo caso una sciacquata veloce è considerata sufficiente dai più. Chiariamolo una volta per tutte: il sapore più o meno buono di un caffè è dato dalla qualità della materia prima e dalla tostatura eseguita alla perfezione. Al contrario, non pulire adeguatamente gli strumenti per prepararlo può soltanto favorire la presenza di batteri e muffe. È davvero questo che volete gustare nel vostro espresso?

5 Falsi miti sul caffè.
5: Conservarlo in frigo ne preserva gusto e aromi.

 

Eccoci all’ultimo falso mito di cui vogliamo parlare oggi, che riguarda la conservazione delle miscele di caffè. In molte case esse vengono conservate in frigo perché si pensa che la temperatura bassa favorisca il mantenimento delle qualità organolettiche. Si applica quindi al caffè la stessa regola che applichiamo a molti altri cibi come verdure, latticini eccetera. Peccato che si tratti di un prodotto completamente diverso! L’umidità del frigo e gli odori degli altri prodotti presenti hanno un effetto completamente opposto e possono rovinare la consistenza e il sapore del vostro caffè. Come conservarlo in maniera corretta? Contenitore ermetico in luogo fresco e asciutto, lontano da luce e fonti di calore. Semplice no?

 

In questo articolo abbiamo capito come alcune delle credenze più diffuse sul caffè e la sua preparazione e conservazione siano in realtà false e frutto di vecchie convinzioni.
Se volete parlare con qualcuno che di caffè se ne intende, e fare un viaggio tra sapori, sentori e profumi, venite a trovarci nella nostra torrefazione artigianale in provincia di Pisa, Toscana.

Volete già testare l’assaggio? Sul nostro e-shop trovate varietà pregiate in tutti i formati. Nessuna falsità, solo qualità vera!

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Riconoscere caffè di qualità

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come riconoscere un caffè di qualità

Cosa distingue un caffè di qualità da uno pessimo?

A casa, al bar o in ufficio: è sempre una buona occasione per godersi un buon espresso. Ecco, abbiamo detto “buono”. Ma tutti noi abbiamo sperimentato la brutta sensazione di ritrovarci a bere un caffè per niente gustoso. Vediamo come riconoscere un caffè di qualità, quando stiamo per berlo e al momento dell’acquisto.

Riconoscere caffè di qualità: i 5 elementi principali

Come riconoscere un caffè di qualità prima di berlo: la crema

Riconoscere caffè di qualità

Se la tazzina è in porcellana o ceramica e non in vetro, la prima cosa che vediamo e che ci dà già un primo indizio sulla qualità è la crema.
Il colore varia a seconda della varietà, ma deve rimanere sui toni caldi del nocciola/marrone intenso.
La consistenza deve apparire sottile ma omogenea, senza bolle.
Attenzione: deve essere una crema, non una schiuma!

 

Ricordiamo che la crema si forma grazie alla pressione dell’acqua calda che, a contatto con la polvere di caffè, fa sì che l’anidride carbonica presente nel chicco si sprigioni. Quindi se la macchina utilizzata non è in grado di produrre un buon grado di pressione, ottenere una buona crema compatta sarà impossibile.

Come riconoscere un caffè di qualità prima di berlo: il profumo

 

Il secondo elemento che possiamo valutare ancor prima di assaggiare la bevanda per riconoscere caffè di qualità è certamente il profumo.
Riconoscere tutte le note olfattive che caratterizzano le differenti varietà è lavoro da professionisti. Si possono percepire note di caramello, spezie, tabacco, fiori e molte altre…. Proprio come per i sommelier di vino, anche degustare alla perfezione un caffè richiede nozioni specifiche e tanto allenamento.

Ma anche se non siamo espertissimi e non siamo quindi in grado di isolare tutte le componenti, il profumo deve risultare ricco e complesso, senza accenni di bruciato o eccessivamente tostato.

Deve risvegliare in noi delle sensazioni positive e farci già pregustare l’aroma che andremo a bere.

Quello dell’olfatto è un senso molto sviluppato e non ci mente mai: se l’odore che percepiamo non ci risulta gradevole, quello che stiamo per bere non è certamente un buon caffè!

Come riconoscere un caffè di qualità prima di berlo: il gusto

 

Dopo aver valutato aspetto della crema e caratteristiche del profumo, è il momento di assaggiare il caffè. Anche qui i criteri da valutare sono molti e cambiano in base alla varietà dei chicchi: degustare il caffè è una vera e propria arte.

Per dare delle linee guida generali, il sapore deve essere innanzitutto “corposo”, “denso”: per capirci, non deve trasmetterci la sensazione di una bevanda annacquata.
Ci sono poi 3 componenti principali che devono legarsi in maniera equilibrata: amaro, acidità e dolcezza.
Se percepiamo una nota amara eccessiva o un gusto troppo aggressivo che dà poca soddisfazione alle nostre papille gustative, non siamo di fronte ad un prodotto di qualità.

Ah, ovviamente tutte le considerazioni sul gusto sono da farsi a partire da caffè rigorosamente amaro… niente zucchero!

Come riconoscere un caffè di qualità all’assaggio: il retrogusto

 

Per i 10/15 secondi successivi alla sua degustazione, un buon espresso deve lasciarsi in bocca delle sensazioni gradevoli: il retrogusto è proprio quel sapore che ci rimane dopo l’ultimo sorso e deve risultare morbido e pieno. 

Se invece cerchiamo subito dell’acqua o qualcosa di dolce per “pulirci la bocca”, abbiamo appena bevuto un espresso di poco valore!

Come riconoscere un caffè di qualità all’acquisto

Riconoscere caffè di qualità

Finora abbiamo parlato di come poter valutare positivamente un caffè nel momento in cui ci troviamo a berlo. Ma è molto importante anche scegliere un buon prodotto per gli espressi da preparare a casa.

Se stiamo per comprare del caffè in chicchi, è bene valutare il loro aspetto: non devono essere aggrinziti o secchi, ma al contrario grandi e gonfi. Il colore deve essere di un marrone intenso e uniforme: se è troppo scuro, può significare che il chicco è stato tostato troppo a lungo e risulterà quindi in una bevanda dal gusto bruciato. Se invece il colore tende al giallastro, il prodotto è chiaramente di pessima qualità e/o mal conservato.

Anche una buona miscela di caffè è riconoscibile: il prodotto macinato deve avere un colore intenso ma non troppo scuro, e deve avere una granulosità omogenea.

In tutti e due i casi, se avete l’opportunità di sentire anche il profumo, esso deve essere pieno, intenso e richiamare già note di gusto piacevoli.

 

A questo punto non possiamo però che darvi un consiglio: se volete davvero essere sicuri della qualità del vostro espresso e avere l’opportunità di scoprire nuove sfumature di sapori e profumi, provate i caffè della nostra torrefazione artigianale!

Date un’occhiata al nostro shop online o venite a trovarci, siamo a Cascine di Buti, in provincia di Pisa!

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Varianti caffè: oltre l’espresso

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Varianti caffè: oltre l’espresso

mille e più modi di gustare il caffè

L’espresso rappresenta certamente il tipo di caffè più apprezzato in Italia. Li usiamo praticamente come sinonimi ed è facile capire il motivo: con l’espresso possiamo apprezzare tutte le sfumature di sapori e aromi… se si tratta di un buon caffè come quelli da torrefazioni artigianali ovviamente! Ma al bar le varianti sono infinite e crescono con il cambiare delle mode. Oggi vediamo 2 delle varianti caffè più apprezzate con qualche curiosità legate alla loro origine, più una meno conosciuta ma gustosa per chi ama i sapori decisi e cremosi.

Varianti caffè, Cappuccino: il preferito dagli italiani per la colazione

varianti caffè

Frequentando bar al mattino, è facile notare come la gran parte della clientela preferisca accompagnare la brioche o il cornetto con una grande tazza di cappuccino. Il suo sapore reso più dolce dal latte e la sua cremosità lo rendono ideale per iniziare la giornata. Darne la ricetta sembra cosa banale, perché tutti sappiamo come è fatto, è una delle varianti caffè più amate: latte montato con vapore e caffè espresso amaro, da zuccherare eventualmente a piacere. Certo è che, nonostante il procedimento richieda poco tempo e solo due ingredienti, la mano del barista può fare davvero la differenza. Che delusione quando troviamo in tazza una schiumina appena accennata invece dell’avvolgente schiuma compatta che vorremmo!

Tutti conosciamo quindi il cappuccino per come è oggi, ma all’inizio si trattava di un semplice caffellatte, e dobbiamo andare indietro nei secoli ed arrivare in Austria per sapere com’è nato.

Siamo alla fine del XVII° secolo e il frate Marco da Aviano viene incaricato da Papa Innocenzo XI di mediare con le potenze Europee al fine di creare una Lega Santa in grado di arginare l’espansione dell’Impero Turco. Tralasciamo i dettagli storici, fatto sta che il capace Frate riesce nella missione e Vienna lo celebra come eroe. Ed è in una caffetteria della capitale Asburgica che Marco da Aviano chiede un caffè. Trovando il suo sapore troppo amaro, chiede al cameriere qualcosa per addolcirlo, ed ecco che entra in scena il latte. Non montato a vapore, chiaramente. Il frate ne aggiunge un goccio alla sua tazza ottenendo quindi una bevanda dal colore beige, simile a quello della sua veste. “Kapuziner!”, esclama il cameriere, ovvero “Cappuccino!”, per sottolineare il rimando al colore del saio. Ecco la nostra parola che verrà poi “italianizzata” per nominare quella che è una delle bevande associate alla cultura Italiana. Che dire… Danke Österreich!

Varianti caffè, Marocchino: una sorta di  “cappuccino in miniatura”, ma più goloso

varianti caffè

Nei bar le richieste sono sempre più numerose e diversificate, dando un bel da fare a tutti i baristi italiani. Una delle più apprezzate è certamente il “Marocchino”. Come si prepara? Il procedimento è piuttosto semplice: per iniziare si spolvera una tazzina, rigorosamente in vetro, con del cacao amaro in polvere. A questo punto si aggiunge un buon espresso fatto sul momento, ideale per esempio il nostro “Since 1939”, che con le sue spiccate note di cioccolato fondente si presta alla perfezione per questa preparazione. Adesso è il momento della crema: si monta il latte con il vapore come si fa per il cappuccino, assicurandosi di avere una consistenza cremosa e compatta, e si adagia la giusta quantità a riempimento della tazzina. Ultima spolverata di cacao, et voilà, ecco il nostro Marocchino. Una variante ancora più golosa prevede anche uno strato di cioccolata calda sul fondo, perfetta per le giornate invernali!

Scommettiamo che visto il nome di questa bevanda, molti di voi avranno sempre pensato ad un’origine “esotica” di questa ricetta… dobbiamo invece al Piemonte questa piccola squisitezza!

Siamo a metà del ‘900, ad Alessandria, e i lavoratori del cappellificio Borsalino si riuniscono spesso nel bar di fronte alla fabbrica, il Bar Carpano. Un giorno uno degli operai, vedendo il colore di una bevanda a base di latte e caffè, esclama: “U smea in maruchën”, ovvero “sembra marocchino”, che altro non era che un tipo di pellame beige usato in fabbrica per realizzare parte dei cappelli. Da lì questo nome sarà presto abbinato alla bevanda a base di espresso, crema di latte e cacao, grazie alle sue sfumature marroni.

Varianti caffè: il Caffè Brasiliano, caffè con una sferzata di gusto in più

varianti caffè

Questa bevanda non è il classico fine pasto, e non è assolutamente indicato per la colazione. Ma può essere un modo perfetto per concludere una cena o anche una bevuta da godersi per un’uscita fuori. Da questi indizi, potreste aver capito che, oltre a caffè e latte, c’è un elemento in più, un tocco di alcol.

Il Caffè brasiliano prevede infatti l’aggiunta di un tocco di Baileys, la famosa bevanda Irlandese a base di whiskey e crema di latte.

Ecco come viene preparato. Si inizia dalla crema di latte creata, al solito, montando del latte fresco. L’operazione in questo caso dovrà essere un po’ più rapida del solito, perché è bene che la bevanda non si scaldi eccessivamente. A questo punto si versano nel contenitore (una normale tazzina da espresso in vetro, se si tratta di un fine pasto, un bicchiere più ampio nel caso si tratti del dopocena) una punta di zucchero, un dito Baileys e la schiuma di latte. È il momento dell’espresso: preparato sul momento, va poi lasciato “scivolare” a lato della schiuma in modo che si adagi sul fondo mescolandosi con il caffè. Spolverata di cacao ed ecco servito il caffè brasiliano.

Una variante prevede di sostituire il Baileys con un liquore cremoso al caffè, sicuramente da provare per tutti i coffee-lover!

Le origini di questa ricetta non sono note e confermate, qualcuno la fa risalire alla Napoli del dopoguerra, e non stupirebbe vista la creatività dei Partenopei ed il loro legame con il caffè… ad ogni modo, chiunque abbia pensato a questo abbinamento, ha certamente regalato a tutti gli amanti del caffè una gradita variazione sul tema!